Nella tabella sottostante vengono riportate le più diffuse cultivar (varietà di piante da olive) divise per regione.
Regioni con Principali cultivar diffusi sul territorio Italiano
AbruzzoCucco, Dritta, Gentile del Chieti, Intosso, Morella, Nebbia, Raja, Toccolana, Castiglionese
BasilicataMaiatica, Ogliarola del Bradano, Fasolina, Rapollese
CalabriaCarolea, Cassanese, Ottobratica, Tonda di Strongoli, Grossa di Gerace, Ciciarello, Roggianella, Sinopolese, Dolce di Rossano, Borgese, Pennulara, Roggianella, Rossanese, Sinopolese,Zinzifarica
CampaniaPisciottana, Carpellese, Ogliarola, RaveceLazioCanino, Itrana, Carboncella, RosciolaLiguriaTaggiasca, Mortina, Razzola, Colombaia, PinolaLombardiaGrignan, Sbresa, Casaliva, Gargnano, Negrel,
MarcheAscolana tenera, Sargano, Olivastra di Montenero, Rosciola di RotelloMoliseCerasuolo, Cerasa e Olivastra di Montenero, Gentile e Saligna di Larino,PugliaCoratina, Cellina di Nardò, Ogliarola barese, Bella di Cerignola, Sant'Agostino, Pizzuta, Leccese, Marinese, Nasuta, Peranzana, Pisciottana (chiamata anche Picholine), Cipressino, Coratina, Leccese, Marinese, Massafranese, Monopolese, Peranzana, Pisciottana Sant'Agostino, Cellina Barese,
SardegnaBosana, Pizz'e carroga, Tonda di Cagliri , Nera di Gonnos , Semidana, Cariasina, Cipressino, Corsicana, Nera di Oliena, Pizz'e carroga Semidana
SiciliaBiancolilla, Nocellara del Belice, Nocellara etnea, Santagatese, Minuta, Nocellara Messinese, Ogliarola Messinese, Tonda Iblea, Verdello, Brandofino, Buscionetto Carolea, Calamignara, Cerasuola, Giarraffa, Mandanici, Moresca
ToscanaFrantoio, Leccino, Ogliarola Seggianese, Pendolino, Belmonte, Ciliegino, Coreggiolo, Leccio del Corno, Maremmano, Melaiolo, Pesciatino, Piangente, Pitursello, Punteriolo, Scarlinese
UmbriaMoraiolo, Pendolino, Dolce agogia, San FeliceVenetoCasaliva, Grignan, Favarol, Fort, Grignano, Rossanel, Leccio del Corno, Razza RondellaFriuli Venezia GiuliaBianchera (Belica), Carbona, Leccio del Corno, BugaLa richiesta di oli con caratteristiche organolettiche, nutrizionali e commerciali ben definite, ha recentemente rivalutato la funzione delle cultivar come elemento che concorre alla qualificazione delle nostre produzioni olivicole. In particolare, l'olio di oliva , risultato del metabolismo della pianta, è fortemente influenzato dalla cultivar. La tutela di determinate caratteristiche qualitative dell'olio passa attraverso la conservazione e la valorizzazione del patrimonio varietale di un determinato territorio. E' possibile così mantenere negli oli quelle caratteristiche organolettiche che ne definiscono la "tipicità"(Denominazioni di Origine, D.O.P. e I.G.P. ).Nel momento in cui l'imprenditore organizza l'impianto, tutte queste informazioni potranno risultare utili per ottenere la massima efficienza produttiva e la migliore qualità della produzione.
Regioni con Principali cultivar diffusi sul territorio Italiano
AbruzzoCucco, Dritta, Gentile del Chieti, Intosso, Morella, Nebbia, Raja, Toccolana, Castiglionese
BasilicataMaiatica, Ogliarola del Bradano, Fasolina, Rapollese
CalabriaCarolea, Cassanese, Ottobratica, Tonda di Strongoli, Grossa di Gerace, Ciciarello, Roggianella, Sinopolese, Dolce di Rossano, Borgese, Pennulara, Roggianella, Rossanese, Sinopolese,Zinzifarica
CampaniaPisciottana, Carpellese, Ogliarola, RaveceLazioCanino, Itrana, Carboncella, RosciolaLiguriaTaggiasca, Mortina, Razzola, Colombaia, PinolaLombardiaGrignan, Sbresa, Casaliva, Gargnano, Negrel,
MarcheAscolana tenera, Sargano, Olivastra di Montenero, Rosciola di RotelloMoliseCerasuolo, Cerasa e Olivastra di Montenero, Gentile e Saligna di Larino,PugliaCoratina, Cellina di Nardò, Ogliarola barese, Bella di Cerignola, Sant'Agostino, Pizzuta, Leccese, Marinese, Nasuta, Peranzana, Pisciottana (chiamata anche Picholine), Cipressino, Coratina, Leccese, Marinese, Massafranese, Monopolese, Peranzana, Pisciottana Sant'Agostino, Cellina Barese,
SardegnaBosana, Pizz'e carroga, Tonda di Cagliri , Nera di Gonnos , Semidana, Cariasina, Cipressino, Corsicana, Nera di Oliena, Pizz'e carroga Semidana
SiciliaBiancolilla, Nocellara del Belice, Nocellara etnea, Santagatese, Minuta, Nocellara Messinese, Ogliarola Messinese, Tonda Iblea, Verdello, Brandofino, Buscionetto Carolea, Calamignara, Cerasuola, Giarraffa, Mandanici, Moresca
ToscanaFrantoio, Leccino, Ogliarola Seggianese, Pendolino, Belmonte, Ciliegino, Coreggiolo, Leccio del Corno, Maremmano, Melaiolo, Pesciatino, Piangente, Pitursello, Punteriolo, Scarlinese
UmbriaMoraiolo, Pendolino, Dolce agogia, San FeliceVenetoCasaliva, Grignan, Favarol, Fort, Grignano, Rossanel, Leccio del Corno, Razza RondellaFriuli Venezia GiuliaBianchera (Belica), Carbona, Leccio del Corno, BugaLa richiesta di oli con caratteristiche organolettiche, nutrizionali e commerciali ben definite, ha recentemente rivalutato la funzione delle cultivar come elemento che concorre alla qualificazione delle nostre produzioni olivicole. In particolare, l'olio di oliva , risultato del metabolismo della pianta, è fortemente influenzato dalla cultivar. La tutela di determinate caratteristiche qualitative dell'olio passa attraverso la conservazione e la valorizzazione del patrimonio varietale di un determinato territorio. E' possibile così mantenere negli oli quelle caratteristiche organolettiche che ne definiscono la "tipicità"(Denominazioni di Origine, D.O.P. e I.G.P. ).Nel momento in cui l'imprenditore organizza l'impianto, tutte queste informazioni potranno risultare utili per ottenere la massima efficienza produttiva e la migliore qualità della produzione.